PAGELLE
Ora la pasta 100% italiana si trova in tutti i supermercati
Su internet si moltiplicano gli elenchi «definitivi» che snocciolano i produttori di pasta 100% italiana. Quella fatta soltanto con farina di grano duro coltivato nel Belpaese. Il più aggiornato di questi elenchi è sicuramente quello da Ilfattoalimentare.it. Ma c’è una novità importante per i consumatori che vogliano portare a tavola maccheroni davvero italiani senza diventare matti. Dopo Voiello, noto marchio Barilla, fatto esclusivamente con grano Aureo italiano, altre due marche che rientrano nella top 10 delle paste più vendute, si sono convertite alla materia prima nazionale. Si tratta di Agnesi e La Molisana. Due brand di peso, anche se Barilla e De Cecco, da sole, fanno la parte del leone in un mercato molto frammentato come quello dell’alimento tradizionale italiano.
Se si eccettuano i discount, ora è quasi impossibile non trovare sui banconi di super e ipermercati spaghetti, penne, o tortiglioni autenticamente italiani. Fra l’altro a prezzi che sono concorrenziali rispetto a molte altre paste origine Ue e non Ue. Ma andiamo con ordine. La svolta va raccontata tutta.
Fino a pochi anni or sono le paste 100% italiane si potevano contare sulle dita di una mano. Armando, Voi, Ghigi, Girolomoni. E Voiello, naturalmente. Da poche settimane, però, due marchi storici della nostra industria pastaria si sono convertiti all’origine interamente italiana. Agnesi e La Molisana.
«Solo i migliori grani italiani, perché la qualità comincia dal grano»
Recita così lo slogan che campeggia da qualche settimana sul sito internet della Agnesi. Ma è leggendo la spiegazione del claim che si capisce la portata della conversione della marca che fa capo al gruppo Colussi.
Il nostro è stato un lungo viaggio, siamo partiti con il veliero dalla Liguria nel 1824 per selezionare i grani migliori per la nostra pasta. Abbiamo attraversato oceani, esplorato i Paesi più remoti ed elevato la nostra esperienza ma alla fine il cammino ci ha ricondotti qui, in Italia, dove abbiamo trovato i migliori ingredienti da utilizzare: i nostri grani duri.
Questa dichiarazione, fra l’altro, smentisce clamorosamente il teorema con cui i grandi pastai hanno giustificato da decenni la scelta di importare
Le nuove confezioni della pasta Agnesi 100% grano duro italiano sono completamente diverse da quelle che le hanno precedute. Le ultime hanno un fondo dominante blu con scritte bianche e dorate. Torna, fra l’altro l’immagine del veliero storico di casa Agnesi, che nelle confezioni precedenti, interamente bianche, era stato stilizzato su uno sfondo rosso. Il nuovo packaging sfoggia anche un nastrino tricolore, questa volta messo a proposito,
La differenza cromatica è netta e bisogna stare attenti perché sono tuttora in commercio (fine settembre 2018) numerosi lotti di pasta Agnesi della vecchia linea, anche se ritengo che si esauriscano nel giro di poche settimane.
La Molisana: «Solo grano italiano»
Così recita il nuovo claim del pastificio di Contrada Colle della Api, in provincia di Campobasso. Un marchio
Con ciascun agricoltore l’azienda ha firmato un accordo di filiera nel 2016 e in due anni ha quintuplicato i volumi di grano duro italiano acquistato: da 10.000 a 50.000 tonnellate su una superficie coltivata di 11.600 ettari.
Qui sotto elenco i prezzi che ho rilevato per le tre marche di pasta nelle tre catene nazionali sulla piazza di Voghera, Grande i, Coop ed Esselunga. Come si vede i valori delle marche fatte con frumento nazionale sono molto vicini al valore mediano fra il prezzo più alto e quello più basso. Si tratta di prezzi per le confezioni da 500 grammi che naturalmente nel tempo possono cambiare e quindi hanno un valore puramente indicativo.