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Pizza: la più amata degli italiani è quella classica

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In occasione del Pizza Day la Confederazione nazionale dell’artigianato diffonde i dati del comparto: le imprese sono 130mila per un fatturato di 15 miliardi di euro.

Soffice, croccante, a tranci, sottile o spessa, la pizza è uno prodotti enogasgtronomici più distintivi del Made in Italy, orgoglio della qualità alimentare italiana e patrimonio Unesco con L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano.

In occasione del Pizza Day, ovvero la giornata mondiale della pizza che si svolge oggi 17 gennaio, il Centro studi Cna, in collaborazione con la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, ha diffuso i dati del comparto. In base all’indagine risulta che il settore ha raggiunto un fatturato annuo di 15 miliardi di euro e un movimento economico che supera i 30 milioni di euro.

Le imprese coinvolte sono 130mila per un totale di 100mila addetti a tempo pieno che salgono a duecentomila nei fine settimana. Un vero e proprio esercito del gusto che sforna circa otto milioni di pizze al giorno, quasi tre miliardi in un anno.

La pizza anti-crisi

Numeri alla mano sembra proprio che per la pizza la parola crisi sia bandita, tanto che la crescita è costante. Tra il 2015 e quest’anno le imprese con attività di pizzeria sono cresciute da 125.300 a 127mila. Tra queste, 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, circa 40 mila sono ristoranti-pizzerie e quasi 36.300 bar pizzerie.

Dal punto di vista della suddivisione territoriale, il report economico colloca ai piani alti della classifica la Campania con il 16% delle attività. Seguono Sicilia (13%), Lazio (12%), Lombardia e Puglia (10%). Una sorpresa arriva dal rapporto pizzerie/abitanti. A farla da padrona è la regione Abruzzo, con un’attività ogni 267 residenti. Al secondo posto si attesta la Sardegna (un’attività ogni 273 abitanti), al terzo la Calabria (285) e, a seguire, Molise (307) e Campania. (335).

Per quanto riguarda il mondo della grande distribuzione sono 45,9 le referenze di pizze surgelate (fonte Iri) e quasi 48 milioni i kg acquistati per una spesa di circa 300 milioni di euro, il 2,7% in più rispetto all’anno precedente.

Qual è la pizza preferita dagli italiani?

Dai dati la più gettonata è quella tonda, tradizionale e cotta nel forno a legna. Vincono i gusti tradizionali su quelli gourmet con 8 connazionali su 10 (ovvero il 78,8%) che scelgono la marinara, margherita, napoletana o capricciosa.

Il 75% degli italiani sceglie di gustare la specialità napoletana comodamente servita al tavolo. La fascia di prezzo non supera in un caso su due i 7 euro, ma c’è una fascia di mercato (4%) oltre la soglia dei dieci euro per impasti speciali e ingredienti ricercati (lardo di colonnata, tartufo, ecc.). Nello specifico, la quasi totalità delle pizze classiche costa tra cinque e dieci euro.

Ricordiamo che la pizza napoletana è una Specialità tradizionale garantita (Stg), ovvero è l’unica pizza che possa vantare una esclusività e una originalità legata a un territorio italiano.

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