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Come fare la spesa lampo ai tempi del virus

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Le 7 regole d’oro per compilare una lista degli acquisti capace di farvi risparmiare tempo prezioso e ridurre i contatti con gli altri

Nel volgere di qualche settimana le nostre abitudini di vita sono completamente cambiate. Confinati un casa – nel disperato tentativo di contenere il contagio del coronavirus – il rito della spesa cui partecipano da sempre milioni di italiani è diventato un’altra cosa. Davanti ai supermercati si formano lunghe file e quando si varcano le porte del punto vendita bisogna cercare di fare prima possibile. Meno tempo si trascorre fra i banconi e minori sono le possibilità di prendersi (o trasmettere) il virus.

Ma come si fa a fare una spesa lampo? Tranne poche eccezioni abbiamo alle spalle anni, talvolta decenni come nel mio caso, di lunghi giri fra le corsie alla ricerca dei prodotti desiderati. Ora è cambiato tutto. È il tempo la variabile critica, da tenere sotto controllo. Meno ci mettiamo e meglio è.

Ecco le sette regole d’oro del Casalingo di Voghera per fare acquisti da Speedy Gonzales, dimenticando per ora quel che vi ho raccontato finora a proposito di spesa tutta italiana e a prova di fregatura.

  1. Consultate i vostri familiari prima di muovervi da casa per sapere cosa abbiano bisogno. L’ultima cosa da fare è arrivare al punto vendita con le idee confuse su quel che serve. Dimenticatevi la vecchia abitudine di colmare i vuoti in dispensa o nel frigorifero un poco alla volta, giorno per giorno. Ora è meglio andare al supermercato una volta alla settimana.
  2. Compilate una lista completa delle cose da acquistare. Controllate ciò che vi resta a disposizione e verificate scrupolosamente quel che manca, senza dimenticare nulla: dispensa, frigorifero, congelatore. Lo so, l’operazione è noiosa e in parte mortificante e non escludo che vi metta il magone. Ma non ci sono alternative.
  3. Riscrivete la lista seguendo l’ordine con cui i prodotti sono esposti nel supermercato che frequentate abitualmente. La prima volta sbaglierete sicuramente qualcosa, ma non importa, quando vi trovate sul campo correggete l’elenco in modo che sia sempre più preciso. L’obiettivo è quello di evitare l’andirivieni fra i banconi che fa perdere tempo prezioso. Con la spesa lampo non lo avete e quindi è meglio non sprecarlo.
  4. Riempite il carrello pensando alle confezioni che non vi avete ancora riposto. L’ordine è fondamentale per evitare il dentro-e-fuori cui siete abituati nella spesa che fate abitualmente per sistemare le diverse confezioni acquistate.
  5. Tenete lo spazio per acqua, birra e bibite che sono ingombranti e di solito si trovano nei banconi più lontani dall’ingresso. Lo stratagemma è praticato da quasi tutte le insegne della grande distribuzione: una confezione di minerale o una cassa di birra danno da sole la sensazione del carrello pieno, proprio quel che vogliono evitare i venditori per invogliarvi a comperare.
  6. Se non trovate un prodotto non perdete tempo a cercarlo, girovagando da uno scaffale all’altro. Meglio chiedere subito al personale. Inutile buttare minuti alla ricerca di una bustina di zafferano o un vasetto di pepe. Rischiate di percorrere tutte le corsie senza individuarli, anche perché i criteri in base ai quali i prodotti vengono collocati nel punto vendita variano da una catena all’altra. E non sempre sono razionali.
  7. Accontentatevi delle marche esposte. Se non trovate i vostri biscotti preferiti o la pasta con cui vi ha cresciuto vostra madre, pazienza. Se una referenza non è a scaffale vuol dire che manca. Non cercatela.

C’è poi una ottava regola di cui tenere conto. Se nel tragitto fra un bancone e l’altro vi imbattete in qualche prodotto che avete dimenticato di includere nella lista, aggiungetelo all’elenco. Annotatelo. Sarà utile averlo sottocchio per la lista della settimana successiva.

Dimenticavo… Non scordate in auto le borse capienti. Quando passerete alla cassa vi faranno risparmiare tempo per riporre la spesa lampo che avete appena fatto.

A realizzare l’infografica che illustra il post è stato mio figlio Riccardo.

 

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