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Arriva la bibbia (aggiornata) della dieta mediterranea

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Pubblicata dal Crea la revisione delle “Linee guida per una sana alimentazione”, lo studio che aggiorna la dieta mediterranea e sfata miti e false credenze

Tutto il mondo ci invidia la dieta mediterranea. Salvo poi mangiare da cani perché le nostre specialità alimentari sono il frutto di un contesto storico e culturale difficilmente replicabile in altre parti del pianeta. Ma la dieta mediterranea non è la stessa di cent’anni fa. E neppure quella del decennio scorso, perché i nostri gusti e le inclinazioni alimentari che ci distinguono non sono immutabili. Ecco perché periodicamente il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura) aggiorna le Linee guida per una sana alimentazione, un documento che raccoglie quanto d’importante bisogna sapere sulla nostra dieta. Appena prima del Natale 2019 è uscita l’ultima revisione, che segue di oltre quindici anni  quella precedente.

Come spiegano gli stessi curatori nella presentazione sul sito ufficiale del Crea,  «è il documento italiano di riferimento sulla sana alimentazione rivolto ai consumatori», circa 230 pagine scaricabili gratuitamente in formato Pdf (qui il link) scritte in uno stile diretto e piano. Per essere capite da tutti.

La prima regola è che nessun alimento – eccezion fatta per allergie o intolleranze – dovrebbe essere escluso da una dieta corretta che, come la gloriosa dieta mediterranea, dev’essere ricca di alimenti, completa e varia.

Così si legge nell’introduzione al volume. Un inizio che vale più di un programma politico perché fa giustizia della montagna di scemenze che si sentono e si leggono sull’alimentazione. Diete miracolose, capaci di guarire ogni patologia, regimi alimentari a base di frutta o addirittura soltanto di aria. Alla cuococrazia televisiva fa riscontro purtroppo un chiacchiericcio di fondo fatto soprattutto di credenze, superstizioni o addirittura convinzioni fideistiche. Il lavoro del Crea le spazza via tutte.

Interessanti e curiose le tabelle che aprono il volume. Pubblico quella dedicata ai costi energetici di alcune attività fisiche.

Costi energetici di varie attività espressi in kcal/min per maschi (70 kg, 30-60 anni) e femmine (57 kg, 30-60 anni)
Attività fisica Maschi kcal/min Femmine kcal/min
Stare seduto inattivo 1,4 1,1
Stare in piedi inattivo 1,6 1,3
Camminare lentamente 3,3 2,5
Camminare velocemente 4,4 3,4
Salire le scale 5,8 4,5
Andare in bicicletta 6,5 5,1
Nuotare (stile libero) 7,7 6,7
Stare al computer o guardare la tv 1,5 1,2
Stirare 4,1 3,2
Zappare 4,9 3,8
Pulire i pavimenti 5,1 4,0
Giocare a calcio 9,3 7,3
Giocare a golf 5,1 4,0

Per i miei gusti personali il volume è un po’ troppo salutista. Ma ha comunque il grande pregio di non eccedere mai e anzi, di descrivere una dieta mediterranea attualizzata senza stravolgimenti. Alla fine di ciascun capitolo che riguarda una categoria di alimenti – ad esempio frutta, verdura, grassi e via dicendo – c’è un decalogo che demolisce i luoghi comuni più diffusi e al contempo più sbagliati su quel singolo tema.

 

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